Nel mese di ottobre abbiamo pubblicato un articolo che spiegava cos’è il Parent Training, un percorso di incontri focalizzato sui genitori in cui essi imparano a gestire meglio i comportamenti problema dei loro figli. Spesso però il comportamento problema non si verifica solamente all’interno del contesto domiciliare, ma grossi problemi si riscontrano anche a scuola, dove ai bambini e ai ragazzi viene richiesto di stare fermi, di prestare attenzione alla lezione e di non disturbare. A bambini con ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), ma anche ad altri bambini, queste richieste creano difficoltà, in quanto non riescono a stare alle regole degli insegnanti e spesso tornano a casa con note sul diario.
Il contesto scuola è un contesto più complesso rispetto a quello domestico, in quanto il bambino ha poco spazio per sfogarsi e la giornata è lunga. Questo può causare problemi in quanto i bambini faticano a eseguire ciò che viene richiesto dall’insegnante e si crea un circolo vizioso di stress per entrambi i soggetti: il bambino ha la sensazione di sbagliare sempre, di non essere all’altezza, il che potrebbe causare una basso autostima; invece per l’insegnante è stressante dover richiamare il bambino/ i bambini più “problematici” più volte durante la giornata, occorre prestare più attenzione a questi bambini mentre gli insegnanti hanno anche un programma didattico da seguire.
Da qualche tempo insegnare non significa più solamente insegnare le materie agli alunni (anche se non è mai stato proprio così semplice) ma agli insegnanti viene più e più spesso richiesto di conoscere le varie difficoltà che possono presentare gli alunni e di essere in grado di segnalare queste difficoltà, di conseguenza, adattare il loro metodo di insegnamento alle diverse esigenze degli alunni e in una classe di 25 (e più bambini) potrebbe diventare una vera sfida.
Il teacher training è un percorso di gruppo focalizzato sui problemi che gli insegnanti possono incontrare con i loro alunni, centrato soprattutto sull’aspetto comportamentale, ovvero sui vari comportamenti che creano difficoltà al bambino, ai compagni e agli insegnanti. Il percorso offre agli insegnanti uno spazio di confronto tra di loro, vengono consigliate varie strategie basate su ricerche scientifiche con bambini con problemi comportamentali e soprattutto gli insegnanti vengono ascoltati. Tutto questo con l’obiettivo di rendere il clima in classe il più sereno possibile. Dove spesso gli insegnanti non vedono altre soluzioni oltre alla nota o alla punizione, attraverso il teacher training hanno la possibilità di conoscere altre strategie che aiutano il bambino a sentirsi meno demotivato e di riconoscere le cose che invece sa fare. Inoltre l’insegnante può aiutare il bambino a gestire meglio le frustrazioni che incontra durante la giornata, in modo tale che esse non esitino in momenti di sfogo e di disturbo per il resto della classe.
Quando si tratta di bambini con qualsiasi tipo di difficoltà, non è mai sufficiente dare una mano solo ai bambini, ma si deve anche intervenire nei loro contesti di vita più importanti. E qual è un contesto più importante della scuola, dove il bambino spende la maggior tempo della sua giornata?? Dando una mano agli insegnanti, si dà anche una mano al bambino, con l’obiettivo di creare una relazione positiva tra loro!!