Trattatamento ADHD
Trattamento ADHD - Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Il trattamento dell'ADHD si progetta spesso su due livelli. Il primo livello è il training cognitivo-comportamentale con il bambino, attraverso cui si vanno a potenziare le funzioni esecutive e si aumenta la consapevolezza del bambino rispetto alle sue difficoltà.
Questo tipo di training risulta più efficace con bambini dalla 3a elementare in poi, mentre con i bambini più piccoli il training si focalizza sulla gestione delle frustrazioni e sull'imparare a stare nei limiti.
Dato che l'ADHD può essere diagnosticato sin dall'età di 5 anni e i segnali sono osservabili anche prima, il ruolo dei genitori è fondamentale. Il secondo livello di trattamento è proprio dedicato al sostegno alla genitorialità, proponendo uno stile educativo coerente, che dia aspettative e limiti chiari al bambino. Questo livello di trattamento può essere progettato in forma individuale (colloqui con i genitori), ma vengono anche organizzati ciclicamente dei gruppi di “parent training”.
Il disturbo da Deficit di attenzione e iperattività è un disturbo che spesso viene diagnosticato durante i primi anni della scuola elementare. Proprio perché i bambini con ADHD faticano ad adattarsi alla richieste tipiche del contesto scolastico (stare seduti a lungo, prestare attenzione per un lungo periodo di tempo, stare fermi, seguire la lezione, ecc.).
L'ADHD è un disturbo neurobiologico, cioè a base cerebrale, che si distingue in tre sottotipi:
- il sottotipo combinato: presenza di disturbi di attenzione e iperattività
- il sottotipo disattento: presenza prevalente di disturbi di attenzione
- il sottotipo iperattivo: presenza prevalente di iperattività.
I sintomi primari dell'ADHD sono: disattenzione, iperattività e impulsività.
Spesso non si tratta di un disturbo “pulito” ma esistono altri disturbi correlati, come il DSA ma anche disturbi comportamentali come il disturbo oppositivo provocatorio.
ADHD è un disturbo con alto tasso di ereditarietà, ciò significa che spesso uno dei genitori, oppure i fratelli, può presentare caratteristiche comportamentali simili a quelle del bambino. Da un lato ciò crea una maggiore consapevolezza e comprensione delle difficoltà del bambino, ma dall'altro lato richiede uno sforzo maggiore nella gestione di queste difficoltà, in quanto richiede un approccio coerente e continuo con chiari limiti e una routine organizzata.